Ciao, io sono papà Marco e ho creato Il Volo di Ale per raccontare la nostra storia.
Andiamo indietro nel tempo. Nel 2016, a soli quattro anni, Alessandro viene colpito da un virus che, nel giro di due giorni, gli toglierà la capacità di muoversi e respirare in autonomia.
EV D-68 è il nome di questo virus… praticamente una battaglia navale. Il risultato è quello che in gergo si chiama AFM, Mielite Acuta Flaccida.
Immaginati uno tsunami. Dove passa porta morte e distruzione. Non puoi sapere quali saranno i danni fino a quando le acque non si sono ritirate. Lo stesso principio vale per ciò che è capitato ad Ale.
Un mese di intensiva per far regredire l’infiammazione che ha distrutto il suo sistema nervoso per poi fare la conta dei caduti.
Per capire cosa è rimasto e cosa è stato portato via dalla corrente.
Da quel momento, il nostro obiettivo è stato quello di offrire ad Ale una vita il più possibile normale.
Non è facile, non è semplice, ma si fa.
La vita può colpirti forte. Da toglierti il fiato. Noi lo sappiamo bene. Ma sappiamo anche incassare bene, come un pugile esperto. E in questi anni ne abbiamo fatte di cose! Perché abbiamo deciso di vivere. È questione di cosa scegliere.
Nella nostra vita è infatti comparsa questa biforcazione. Potevamo scegliere quale delle due strade prendere. Una portava a un baratro, l’altra a una nuova consapevolezza. Non ti nego che la prima era più semplice da scegliere.
Noi abbiamo deciso di optare per la via più impervia. Una strada difficile, con rovi che ti graffiano la pelle e pietre che ti bucano le piante dei piedi. Questa è la strada che stiamo percorrendo. Noi come tanti altri.
Ogni tanto questa via ti sa regalare dei momenti belli. Questi istanti sono quelli che ci fanno andare avanti. Solo noi però possiamo decidere se coglierli o meno.
Il Volo di Ale nasce proprio dall’idea di condivisione. Di condividere la nostra realtà affinché possa essere di esempio per tutti a non abbattersi di fronte alle difficoltà, a non guardarsi indietro ma a godere del presente, qualunque esso sia.